Articolo pubblicato sul n.1 del 2021 di A - Rivista dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Trento

 

Liceo Vittoria. Formazione all'architettura e al design

 

 

A cura degli insegnanti del Dipartimento Architettura e Ambiente

 

  • Cominciamo con una descrizione dell'articolazione dell'istituto: quali indirizzi attengono all'architettura e al design? E qual è il profilo dei docenti ?

Il Liceo delle Arti “Bonporti - Depero - Vittoria” di Trento e Rovereto è un organismo complesso, con un’offerta formativa molto ampia, che comprende, suddivisi nelle varie sedi, l’indirizzo musicale e coreutico, e per il liceo artistico, gli indirizzi arti figurative, audiovisivo multimediale, grafica, design (con le tre curvature: Arte dei metalli, dell’oreficeria e del corallo, Industria e Arte dell’arredamento e del legno) e, infine, architettura e ambiente.

Il campo dell’architettura ha quindi un suo indirizzo, con specifiche materie di insegnamento e laboratori, per molti aspetti “autonomo” rispetto all’indirizzo design: due indirizzi distinti ma legati dal comune obiettivo di formare figure in grado di pensare il progetto non come un semplice fatto di moda o di maniera, ma come un percorso sostenuto da un intenso rispetto per il contesto, per la ricerca sui materiali, per i molteplici aspetti multidisciplinari, per l’ergonomia, per i modi d’uso, per quel rapporto interno/esterno e oggetto/fruitore che accomunano la progettazione di un tavolo al restauro di un quartiere degradato e al progetto di un edificio.

Ma vediamo ora come funziona in concreto l’articolazione degli studi nel Dipartimento Architettura e Ambiente: nel terzo e nel quarto anno vengono dedicate alle discipline specifiche di indirizzo 14 ore settimanali, su 38 totali, di cui 6 di Discipline Progettuali, e 8 di laboratorio, a sua volta articolato in Laboratorio Ricerca e Tecniche della Rappresentazione (4 ore) Laboratorio di Modellistica (4 ore).

Nel quinto anno si aggiungono 1 ora di progettazione per l’approfondimento sull’Evoluzione delle tecniche e dei linguaggi artistici e altre 2 ore di attività laboratoriale finalizzate all’orientamento in uscita arrivando così ad un totale di ben 17 ore settimanali su 38.

Per quanto riguarda i contenuti della materia, al terzo anno si comincia con lo studio e la progettazione di edifici monofamiliari o piccoli manufatti architettonici, con tutto il corredo di nozioni riguardanti il Rilievo, le Norme UNI, l’Ergonomia, insegnamenti base di strutture e impianti, ecc.

Al quarto anno si passa invece agli edifici plurifamiliari (case a schiera, a corte, in linea, a torre, a ballatoio, il cohousing....), affinando sempre di più le nozioni base di cui abbiamo visto sopra.

Il quinto anno ci si concentra invece sulle architetture pubbliche, anche a scala urbana/territoriale (musei, scuole, ospedali, ambulatori, ristoranti...). Inoltre si lavora sulla presentazione del proprio portfolio di progetti triennali (sia personali che redatti nell’ambito di collaborazioni esterne quali le Alternanze Scuola Lavoro, di cui parleremo dopo) da presentare all’esame di Stato.

Nel Laboratorio Ricerca e Tecniche della Rappresentazione invece, ci si dedica per lo più all’insegnamento di programmi di disegno assistito (CAD) sia bidimensionale che tridimensionale (principalmente Autocad e SketchUp), non tralasciando il disegno a mano libera e i programmi di presentazione dei propri progetti, scegliendo tra i più adatti che il web offre.

Infine, nel Laboratorio di Modellistica, si mantiene la tradizionale capacità di realizzare materialmente maquettes di studio tridimensionali, controllando spazialmente quanto progettato nelle ore di Discipline Progettuali.

Parallelamente, poiché il Dipartimento ha nella propria denominazione anche il termine “Ambiente”, si sta definendo proprio in questi giorni in modo più strutturato, e con il supporto di TSM_step (scuola per il territorio e il paesaggio), l’articolazione su temi quali la definizione di Ambiente, Territorio e Paesaggio e le loro implicazione e relazioni, possibilmente utilizzando concreti casi di studio il più attuali possibile (mobilità, rigenerazione urbana e recupero ambientale, interventi nelle Terre Alte, tematiche legate al riscaldamento globale, ecc.).

Ognuno dei tre insegnamenti fondamentali viene tenuto di norma, classe per classe, da tre insegnanti diversi, che si possono intercambiare a seconda degli anni.

Lo schema di organizzazione visto per Architettura e Ambiente, è il medesimo anche per le 3 declinazioni del Design: in “Gioiello” si realizzano progetti e prodotti di oreficeria, in “Arredamento” ci si indirizza al progetto di interni e arredi in legno, in “Industria” il tema è quello dell’Industrial Design. Un altro aspetto interessante è la formazione dei docenti: alcuni provengono dalle facoltà di Architettura e svolgono contemporaneamente, o hanno svolto, la Libera Professione. Questo aspetto favorisce l’aggiornamento tecnico e culturale degli insegnanti alle prese “con il mondo reale”, e il contatto della scuola con l’evoluzione della professione. Altri insegnanti, invece, provengono dall’Accademia delle Belle Arti, (soprattutto gli “scenografi”): il risultato, nel migliore dei casi, è un’ottima collaborazione tra competenze diverse quando i ruoli e gli specifici insegnamenti sono ben affidati in fase di assegnazione.

  • Attraverso quali attività didattiche gli studenti dell'istituto vengono avvicinati all'architettura ?

Nel biennio iniziale la disciplina del Disegno Geometrico introduce proprio al mondo del disegno tecnico attraverso la conoscenza delle proiezioni ortogonali, assonometriche e prospettiche. Storia dell’Arte mantiene invece il collegamento con la Storia dell’Architettura e del Design.

A questo si affianca un laboratorio per quadrimestre per il primo biennio in cui gli studenti sperimentano gli indirizzi disciplinari attraverso attività “manuali”: prototipi, maquettes, modellini con vari materiali e tecniche.

Infine, all’atto di iscrizione nel terzo anno, si compie la scelta definitiva.

  • Ci sono relazioni "operative" con il territorio e con le altre realtà che si occupano di architettura e dintorni ?

Sicuramente si. Il nostro Liceo fa di questo un proprio punto di forza. Sono frequentissimi i contatti, attraverso lo strumento dell’Alternanza Scuola Lavoro, con gli enti esterni con l’obiettivo di realizzare progetti reali. Progetti che si sviluppano fino ad un arco temporale da 1 a  3 anni a seconda dei casi. Citiamo, ad esempio, il progetto “Bivacco Alpino come valorizzazione del patrimonio UNESCO a 10 anni dal riconoscimento” iniziato lo scorso anno e da completare il prossimo, in collaborazione con SAT di Trento e TSM_step che assieme ci hanno messo a disposizione vari esperti, dai progettisti specializzati alle guide alpine, per far conoscere il modo della Montagna ai ragazzi. Un lungo lavoro che prevede la progettazione di un vero bivacco attraverso lo studio di esempi storici sul territorio fino ad arrivare ad una serie di modelli tridimensionali che saranno esposti alle Gallerie di Piedicastello a Trento, in occasione del centocinquantenario della fondazione della SAT.

Oppure il progetto europeo Los Dama per la valorizzazione del verde ai margini delle città alpine in collaborazione con il Comune di Trento-Ufficio Parchi e Giardini, TSM_step e FEM.  In questo ambito gli studenti hanno sviluppato diverse ipotesi di “Riqualificazione del percorso Salita Dalla Fior a Trento Nord”  progettando aree gioco, punti di sosta panoramici e una passerella che ricrea il collegamento tra Solteri e  la collina est di Martignano, interrotto dalla tangenziale e dalle gallerie.

E ancora i progetti "Scuola e Volontariato" con CSV Trentino - Non profit Network.

e "Linguaggi artistici e Rigenerazione urbana" con TSM_step.

Quest’anno si sono completati anche il “Recupero del Parco Massimiliano 1° a Cristo Re” in collaborazione con il Comune di Trento-Ufficio Parchi e Giardini, il progetto “Costruire Paesaggi- Il paesaggio specchio di mondi possibili" sempre con TSM_step realizzato in piena pandemia, il “Restauro dei plastici dell'architetto Gian Leo Salvotti” (referente esterno arch. Luca Beltrami) che si è concluso con la visita alla mostra al Mart Galleria Civica di Trento ed infine la “Realizzazione del plastico del Castelletto del Duomo di Trento” per il Museo Diocesiano di Trento con la referente esterna arch. Domenica Primerano.

 

 

 

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